giovedì 18 febbraio 2016

Giocovedì: La capanna.

Da piccoli, la cosa più divertente da fare è cercare "nascondigli", ovviamente per farsi trovare, ma anche per osservare le cose, il dono dell'invisibilità praticamente.

Io da piccola adoravo nascondermi sotto al tavolo.
Durante le feste, quando casa si affollava poi, mi piaceva ancora di più, e non perché avessi paura di qualcosa .
Semplicemente adoravo stare lì sotto, a guardare da una prospettiva diversa, e ad ascoltare i grandi chiacchierare di cose che nemmeno capivo, senza essere vista.
Anche se poi tutti sapevano esattamente dove ero.

Ma l'alternativa più gettonata, soprattutto quando si era in tanti era :"la capanna".
Ossia l'antenata delle piccole tende che ora hanno quasi tutti i bambini, o delle casette di plastica.
Era più rudimentale e sicuramente più economica, visto che per costruirla bastava avere plaid, lenzuola e sedie.
E poi ci si nascondeva sotto e ci si stava per ore, anche se ogni tanto, a turno, si tirava fuori la testa per respirare. Era molto divertente, e mi piaceva così tanto, che ad un certo punto ho supplicato i miei di montarmi una vera canadese in giardino. E' durata tre mesi.

Quale era il vostro rifugio del cuore da piccoli?
Avevate la casetta plasticona o eravate da "capanna" anche voi?
Aspetto come sempre i vostri ricordi nei commenti.

Al prossimo post! :)

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